Aumenta l’IVA sul Pellet dal 10 al 22% nel 2015

L’iva sui pellet aumenta dal 10 al 22%. A deciderlo è stato il Parlamento italiano in una votazione prenatalizia, che ha di fatto ribaltato una precedente decisione della Camera che aveva votato per il no, affossando le speranze di associazioni di categoria, di operatori e di consumatori, che speravano per un non aumento e che ora sono contrarie alla misura che colpisce un combustibile ecologico e ad alto rendimento energetico.

Free (Fonti rinnovabili ed efficienza energetica) e Aiel (Associazione energia dal legno) hanno reso noto che l’aumento dell’Iva sul pellet “penalizza il pellet in modo ingiustificato, con conseguenze negative sulle famiglie e sulle imprese che vorrebbero optare per una fonte energetica rinnovabile”. Un wood pellet di qualità (come il Pellet MyFire®, il primo in Italia ad aver ricevuto la certificazione EN Plus A1) viene prodotto seguendo severe norme di controllo, che garantiscono il marchio dell’eccellenza.

L’Italia è il primo consumatore in Europa di Pellet. In un anno ne vengono bruciate 3,3 milioni di tonnellate. Negli ultimi tempi sono state installate ben 2 milioni di termostufe, adatte sia per riscaldare gli ambienti che per avere a disposizione acqua calda. In una nota, Federconsumatori ha giudicato “intollerabile” l’aumento dell’IVA sul pellet varato nel 2015.

In Germania, l’iva sul pellet è del 7%, in Austria del 10%, mentre in Inghilterra e Francia è addirittura del 5%!

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